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lunedì 16 luglio 2012

La Cycas : conosciamola meglio...


La Cycas revoluta, pianta della famiglia delle Cicadacee, spesso erroneamente associata alle palme, oggi è molto diffusa nei parchi e giardini mediterranei, ma anche in vaso sul terrazzo in virtù del suo aspetto scultoreo e minimale. 
Originaria della Cina e del Giappone, e salvatasi grazie alla lentezza di crescita e alla longevità, venne diffusa in Europa . Oggi è entrata nella normale tradizione floricola dei climi miti. Infatti, se un tempo risultava proibitiva nel costo per la scarsa disponibilità degli esemplari, protetti in natura e compresi nelle liste Cites (Convention on international trade of endangered species), grazie alle nuove tecniche di riproduzione è ora ampiamente reperibile in commercio a prezzi accessibili. 
È amata da un vasto pubblico per la compostezza delle sue forme. Da adulta presenta uno stipite (fusto) cilindrico, corto, legnoso, coperto da scaglie brune, dall’accrescimento lentissimo, sormontato da una corona di foglie di colore verde lucido, leggermente arcuate, con numerose foglioline appuntite all’estremità. Generalmente ogni 1-2 anni, a seconda delle condizioni ambientali, dall’apice del fusto viene emesso un nuovo cerchio di fronde, a cui segue il lento ma progressivo appassimento di quelle più basse. È sorprendente la velocità con cui, all’inizio o alla fine dell’estate nasce un nuovo palco di foglie che spuntano al centro della chioma, prima timidamente, poi con sempre maggior decisione, per raggiungere in breve la dimensione di oltre 1 m e la tipica consistenza coriacea con l’aspetto verde lucente. 
Alla base e lungo lo stipite degli esemplari ormai vetusti, alti fino a 3 m, appaiono numerosi polloni e getti, che si possono lasciare, per avere un portamento più naturale e scomposto, oppure staccare, ottenendo così un aspetto più formale. È proprio grazie all’abbondante proprietà pollonifera che questa specie ha potuto diffondersi facilmente dopo la metà del secolo scorso, per entrare anche nei giardini meno blasonati. 
Da buoni vegetali primitivi, le Cycas sono piante dioiche, cioè presentano esemplari solo maschili (meno diffusi) e altri solo femminili (più frequenti), che fioriscono – ma solo dopo i 15-20 anni d’età – indipendentemente dalla presenza dell’altro sesso nelle vicinanze. L’infiorescenza maschile al centro del fogliame è simile a una pigna eretta, molto allungata, di colore giallo, che contiene il polline, mentre le piante femminili producono una suggestiva rosetta di foglie vellutate, avvolgendo in un tenero abbraccio i voluminosi ovuli arancioni, per scostarsi leggermente durante la fase d’impollinazione, quasi a testimonianza di un remoto ma ancora vivo amore materno. 
Già questi ovuli, del diametro di almeno 8 cm, somigliano a grosse uova di gallina, ma se poi avviene la fecondazione, grazie a un maschio in fiore nei paraggi, il diametro aumenta ulteriormente (almeno 10 cm) e il colore si incendia: si formano i frutti (botanicamente “nucelle”) rossi e duri, che proteggono all’interno i semi. In questo caso, ponendo in terra sabbiosa e umida le nucelle staccate dal fusto della pianta-madre si otterranno nuovi esemplari. Certo, con una pianta che ha attraversato le ere geologiche e che può vivere diverse centinaia di anni non si deve avere fretta. Se si desidera un pronto effetto, l’unica è procurarsi esemplari già adulti e maturi, facilmente reperibili nei migliori vivai.

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