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martedì 20 marzo 2012

Il callistemon

Il callistemon è un arbusto sempreverde  . La crescita  è abbastanza lenta
i fusti di questa pianta appaioni eretti e bruni e particolarmente ramificati .
Con l'avvento della primavera fino alla fine di settembre sulle sommità dei rami sbocciano delle pannocchie abbastanza lunghe formate da tanti fiorellini con stami colorati con vistosissimi colori . Il loro aspetto è molto simile ad uno spolverino normalmente di colore rosso . Esistono comunque molteplici variazioni di colori , non di rado si possono infatti trovare fiori cromaticamente variegati di colore bianco , verdi , porpora e gialli . Questa pianta si coltiva unicamente per intenti decorativi molto spesso come singola unità .Questa tipologia di piante preferiscono di norma le posizione ampiamente battute dal sole , ma non disdegnano assolutamente le postazioni meno soleggiate che gli permettono comunque di avere una
sana crescita. Assolutamente esiziale per la vita del callistemon è il freddo intenso.

lunedì 12 marzo 2012

I rampicanti: impiego e cure


Le piante rampicanti hanno la naturale attitudine a crescere sviluppando la vegetazione in verticale, e lo fanno arrampicandosi sui più diversi supporti (muri,tronchi e rami di alberi,grigliati e strutture di legno o metallo) e con differenti sistemi di crescita e di adesione al supporto.
Si rivelano elementi molto utili per arredare e migliorare la vivibilità degli spazi verdi. Per scegliere bene il rampicante da utilizzare occorre tener conto dell’esposizione (sole, mezz’ombra), delle temperature invernali e della presenza di venti dominanti che spesso mettono in difficoltà i rampicanti meno robusti, disidratandoli
Rapidamente Per coprire pareti o rivestire recinzioni si utilizza in genere una specie sempreverde (edera, rincospermo…), che offre il vantaggio di una decorazione permanente anche nei mesi invernali.
Per supporti non troppo robusti meglio scegliere specie dalla chioma leggera evitando rampicanti vigorosi
e dalla chioma pesante Per zone ombreggiate si possono impiegare edera, ortensia rampicante (Hydrangea petiolaris), Ficus repens (nei climi miti), Akebia quinata (rampicante orientale, sempreverde, dalla graziosa fioritura).
Le specie erbacee o sempreverdi si piantano a primavera; i rampicanti a foglia caduca possono essere piantati a inizio primavera o nel tardo autunno. Se si posiziona la pianta rampicante alla base di un muro, ricordate che lì il suolo è generalmente povero e secco, per cui prima della messa a dimora occorre migliorare il terreno con una
generosa quantità di concime organico.
Nei primi anni non bisogna trascurare un regolare regime di concimazione; poi sarà sufficiente un apporto di concime organico a fine inverno.

domenica 4 marzo 2012

Lavori di MARZO in giardino

L’aumento della temperatura e l’elevato tasso di umidità ambientale favoriscono la comparsa di parassiti (afidi e cocciniglia)  che si possono trattare a scopo preventivo, utilizzando prodotti in commercio avendo l’attenzione di non effettuare l’operazione in giornate ventose o soleggiate.
In questo mese si pota il glicine (Wisteria sinensis), lasciandogli solo due o tre rami se si tratta di pianta giovane, si taglia invece meno severamente se la pianta è adulta. Sorvegliare la crescita dei rampicanti come edera, vite vergine, bignonia e glicine, in particolar modo se rivestono le pareti delle abitazioni: i tralci amano insinuarsi nelle aperture o sotto le tegole, ostruendo le grondaie e provocando gravi danni.
Eseguire sempre tagli netti e precisi al di sopra di una gemma o di un ramo, in modo da evitare infezioni e la presenza di antiestetici “monconi”. La direzione del taglio deve essere obliqua rispetto alla gemma sana prescelta: i tagli orizzontali, infatti, non consentono lo scolo dell’acqua piovana e
La potatura delle siepi è fondamentale per evitare che si spoglino alla base, mantenendo una forma compatta e regolare. A marzo si potano le piante di lauroceraso (Prunus laurocerasus), P. lusitanica e le siepi di rosmarino (Rosmarinus officinalis), ricordando che nel caso del lauroceraso è preferibile l’utilizzo del seghetto al posto delle cesoie.
Piante in vaso
Un po' di attenzione andrà rivolta anche alle piante in vaso: la loro vegetazione andrà sfoltita e regolata. Si inizierà poi ad acclimatarle all'esterno e si effettueranno i rinvasi o, nel caso di contenitori di grandi dimensioni, la sostituzione dello strato più superficiale del terriccio (rinterratura).
Rinvasare ficus, croton, philodendron, photos felci, dracaene, gerani, fucsie ecc.
Tappeti erbosi
A fine inverno la superficie dei prato apparirà irregolare, disordinata, per effetto sia dei gelo sia degli ospiti terricoli (lombrichi, larve, formiche e altra micro fauna) che percorrono il sottosuolo scavando gallerie e producendo antiestetiche aperture verso l'esterno. E' quindi necessario livellare la superficie con una rete a maglie o altro strascico non eccessivamente pesante ma comunque efficace per eliminare cunette e rilievi superficiali.
Si distribuisce uno strato di sabbia di circa 2-3 cm di spessore su tutta la superficie della zona erbosa. In questo modo si aiuterà il suolo a non indurire e a mantenersi poroso (dando quindi spazio ad aria e acqua).
Si somministra un concime completo NPK e microelementi come ferro (Fe), magnesio (Mq), manganese (Mn) ecc.
Il primo taglio d'erba non deve essere troppo radente al suolo cosi da agevolare la crescita dei nuovi germogli.
Qualora il manto erboso si presenti diradato, è bene riseminare le falle con miscugli appropriati