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lunedì 12 marzo 2012

I rampicanti: impiego e cure


Le piante rampicanti hanno la naturale attitudine a crescere sviluppando la vegetazione in verticale, e lo fanno arrampicandosi sui più diversi supporti (muri,tronchi e rami di alberi,grigliati e strutture di legno o metallo) e con differenti sistemi di crescita e di adesione al supporto.
Si rivelano elementi molto utili per arredare e migliorare la vivibilità degli spazi verdi. Per scegliere bene il rampicante da utilizzare occorre tener conto dell’esposizione (sole, mezz’ombra), delle temperature invernali e della presenza di venti dominanti che spesso mettono in difficoltà i rampicanti meno robusti, disidratandoli
Rapidamente Per coprire pareti o rivestire recinzioni si utilizza in genere una specie sempreverde (edera, rincospermo…), che offre il vantaggio di una decorazione permanente anche nei mesi invernali.
Per supporti non troppo robusti meglio scegliere specie dalla chioma leggera evitando rampicanti vigorosi
e dalla chioma pesante Per zone ombreggiate si possono impiegare edera, ortensia rampicante (Hydrangea petiolaris), Ficus repens (nei climi miti), Akebia quinata (rampicante orientale, sempreverde, dalla graziosa fioritura).
Le specie erbacee o sempreverdi si piantano a primavera; i rampicanti a foglia caduca possono essere piantati a inizio primavera o nel tardo autunno. Se si posiziona la pianta rampicante alla base di un muro, ricordate che lì il suolo è generalmente povero e secco, per cui prima della messa a dimora occorre migliorare il terreno con una
generosa quantità di concime organico.
Nei primi anni non bisogna trascurare un regolare regime di concimazione; poi sarà sufficiente un apporto di concime organico a fine inverno.

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