La fine dell’estate rappresenta uno di quei momenti nei quali si fa il punto
della situazione e ciò è valido anche per il nostro giardino sia per rimediare agli effetti del caldo estivo, sia per prepararlo ai rigori invernali e, perché no, per prolungare le fioriture e prepararne di nuove.
La riduzione delle ore di luce ed il conseguente ritorno a temperature non
troppo calde riportano, infatti, le piante ad una ripresa delle attività
vegetative.
Occorre, per prima cosa, provvedere a smuovere il terreno compattatosi durante l’estate per favorire l’arieggiamento e facilitare lo sviluppo radicale di vecchi e nuovi impianti.
E poi…………..
Potare i sempreverdi mantenuti in forme obbligate (Buxus sempervirens, Chamaecyparis lawsoniana, Cupressocyparis leylandii, Euonimus japonicus, Ligustrum ovalifolium e Lonicera nitida, ecc.). Spuntare gli arbusti sfioriti per eliminare i rami appassiti e svecchiare la chioma.Occorre anche eliminare i fusti delle lavande che hanno portato fiori e cimare tutto il cespuglio in vista dei rigori invernali.Protezione da fitopatologie o infestazioni .Eseguire i trattamenti insetticidi per controllare gli attacchi di "afidi", "metcalfa", "psille", mentre con i trattamenti fungicidi si combatte prevalentemente l’oidio. Per le conifere bisogna fare particolare attenzione alla “processionaria” che, se si diffonde, può portare ad una rapida morte della pianta. Per le altre piante si deve controllare anche la diffusione di “insetti rodilegno” che possono danneggiare la pianta scavando gallerie nei rami e nel tronco.
Tappeti erbosi
Grazie all’abbassamento delle temperature e al clima più umido l’erba riprende nuovo vigore e cresce con maggiore velocità: tosare ogni 7-14 giorni e abbassare l’altezza del taglio per consentire alle graminacee stolonifere di espandersi meglio.
L’aumento della rugiada notturna consente di ridurre il numero delle annaffiature fino ad eliminarle completamente con la stagione piovosa.Distribuire uniformemente un concime a lenta cessione ed irrigare
abbondantemente per favorirne l’assorbimento.Se il calpestio e le ripetute irrigazioni estive hanno causato un
compattamento, può essere utile aerare il terreno con un arieggiatore oppure, se la superficie è limitata, con una bucatrice manuale. In questo modo si favorisce la penetrazione di aria e acqua e, di conseguenza, degli elementi nutritivi.
Se l’arieggiamento non è sufficiente si può ricorrere alla “carotatura”, operazione da eseguire con una bucatrice a motore che asporta dei cilindretti (“carote”) di terra alti 5-10 cm. Raccogliere le “carote” con il rastrello e distribuire della sabbia mescolata a semente in modo da riempire i buchi rimasti.
Si può, inoltre, intervenire contro le infestanti a foglia largadistribuendo un diserbante selettivo efficace solo sulle dicotiledoni e non sulle graminacee.
Prevenire lo sviluppo di malattie fungine irrorando un prodotto fungicida polivalente a cui si può associare, se occorre, un insetticida o un acaricida.Settembre è il mese più adatto per la semina dei nuovi pratie per la
rigenerazione di quelli rovinati. Il tappeto erboso seminato in questo mese avrà, infatti, il tempo necessario per rinvigorirsi e diventare ben fitto, ostacolando così la crescita delle erbe infestanti che, nella maggior parte dei
casi, nasceranno ad aprile e maggio.
Rose
Il graduale abbassamento delle temperature e le prime piogge favoriscono una nuova fioritura delle specie rifiorenti che, in alcune varietà si protrarrà fino a novembre.Per agevolare la comparsa dei boccioli è consigliabile compiere alcune operazioni di manutenzione: sarchiate il terreno per asportare le erbe
infestanti, rompere la “crosta” eventualmente formatasi sul suolo a causa della siccità estiva, e continuare ad eliminare i rami secchi, i fiori appassiti e i “succhioni” presenti alla base delle piante.
Provvedere a tagliare i rami troppo lunghi che nei prossimi mesi potranno essere danneggiati dal vento o dalla neve, e controllare le legature dei rosai rampicanti.Se le piogge tardano ad arrivare, è opportuno continuare ad annaffiare regolarmente.Le rose rampicanti che hanno terminato di fiorire possono essere potate.
Tagliare tutti i nodi che legano i gambi al traliccio e deporre i germogli sul suolo. Recidere a livello del suolo tutti i getti che hanno prodotti dei fiori; in tal modo i nuovi gambi prodotti questo anno fioriranno per la stagione seguente.
Acidofile
Azalee, rododendri, ortensie e camelie: questo è un periodo relativamente tranquillo per questo tipo di piante. Ad azalee e rododendri si asportano rametti eventualmente danneggiati da intemperie estive, mentre per ortensie e camelie, ancora in fioritura, sono da continuare le concimazioni con formulati specifici a reazione fisiologicamente acida, per mantenere costanti i colori e i profumi che ci possono offrire. Si consiglia di recuperare, dalle camelie sfiorite, i semi da utilizzare per tentare di riprodurre la pianta.