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domenica 11 novembre 2012

CADONO LE FOGLIE...‭ ‬PETTINA IL PRATO‭!

Togli spesso le foglie dal prato.‭ ‬Ricorda che per crescere ed  infittirsi necessita di luce‭; ‬inoltre il ristagno di umidità facilita  lo sviluppo di malattie.‭ ‬Per fare questo il rastrello migliore è  quello a scopa.‭ ‬Se invece hai un‭' ‬area piuttosto grande da ripulire  puoi dotarti di un soffiafoglie portatile‭ (‬sceglilo che sia  leggero‭!)‬...tuttavia,‭ ‬se come è buona norma autunnale tagli il prato  due volte a settimana,‭ ‬il tagliaerba farà questo lavoro per te e le  foglie le ritroverai nel sacco raccogli-erba‭ ;‬-‭)

giovedì 1 novembre 2012

Lavori del mese: Novembre



Durante queste settimane il giardino deve essere preparato per superare al meglio i mesi più freddi dell'anno. La maggior parte delle piante sta terminando le fioriture estive, le cadute delle foglie hanno assunto i colori infuocati, tipici dell'autunno, e molte foglie stanno già cadendo. Nonostante questo nel giardino c'è parecchio lavoro da fare; possiamo approfittare delle giornate soleggiate per ripulire le aiole dalle erbacce, sarchiando leggermente il terreno; dove possibile aggiungiamo del concime a lenta cessione, ideale sarebe il concime organico.
Gli arbusti più freddolosi, alcune perenni ed alcune bulbose, devono essere riparate per superare al meglio i rigori invernali: a seconda delle esigenze possiamo spostarle in serra fredda, oppure ricorpirle con dell'agritessuto.
Possiamo intervenire con le potature sugli alberi ed arbusti che ben sopportano il freddo; accorciamo i rami delle piante da frutto che hanno già fruttificato (evitiamo di potare i nespoli: quelli giapponesi sono in fiore, mentre quelli europei hanno ora i frutti); alcuni arbusti da fiore,  hanno già le gemme dei fiori priamverili, è bene lasciarli indisturbati, ricordandosi la concimazione; gran parte degli altri arbusti da fiore possono essere potati; in particolare gli arbusti che tendono a crescere molto in altezza, questo favorirà lo sviluppo di un arbusto più denso e compatto.
Se il clima lo permette possiamo praticare gli ultimi sfalci del tappeto erboso e le ultime potature di contenimento delle siepi.

lunedì 1 ottobre 2012

Lavori del mese : ottobre



Durante questo mese sono molti i lavori da fare in giardino, possiamo darci da fare per ottenere un bel giardino già all'inizio della primavera. Se desideriamo porre a dimora nuove essenze in molti casi questo è il mese più adatto, anche nel frutteto, in modo da ottenere una fioritura abbondante già a partire dalla prossima primavera.
Potiamo gli arbusti che hanno terminato la fioritura ed anche le piante da frutto, evitando potature troppo
Tappeti erbosi
Il calore dell’estate, qualche mancanza nell’irrigazione o un periodo troppo siccitoso (o troppo umido), possono aver arrecato danni al tappeto erboso e, se non presi in tempo, si potrebbero ripercuotere dopo l’inverno rendendo inutile tanta fatica.
Occorre, pertanto, sfalciare regolando l’altezza delle lame del tosaerba ad un’altezza intermedia. Ricordare che un’altezza eccessiva dell’erba può provocare in inverno l’asfissia delle radici. Si provvederà anche ad arieggiare usando un rastrello con denti a lama per togliere il feltro formatosi e si concimerà, quindi, utilizzando concime granulare specifico effettuando due passate perpendicolari fra di loro per ricoprire tutta la superficie.
Qualora si fosse formato del muschio usare concimi ad azione antimuschio che contengono alte percentuali di ferro, un elemento tossico per questo tipo di Bryophita. Operare di sera o di mattina e irrigare copiosamente. Dopo un paio di giorni il muschio muore e occorrerà eliminare i residui ingialliti rastrellando. Dopo una quindicina riseminare le zone trattate.

giovedì 13 settembre 2012

BORDATURE



Nel giardinaggio le bordature rappresentano un elemento piuttosto importante per la sua funzione decorativa: si tratta di utilizzare piante e fiori per delimitare uno spazio. Sono indicate per sottolineare anche la bellezza di una determinata area del giardino. Possono utilizzare il medesimo colore per aver un aspetto unico nell'insieme oppure alternare diverse specie che però sappiano bene integrarsi tra loro.
Per ottenere una buona bordatura occorre piantumare a una distanza minima le piante l'una dall'altra evitando di lasciare spazi vuoti che si noterebbero una volta che la pianta è cresciuta. Prima di realizzare una bordatura bisogna preparare il terreno in maniera tale che sia pronto ad accogliere quella determinata specie di pianta. Laddove siano presenti fiori e foglie secche bisogna toglierle immediatamente per dare modo alla nuova vegetazione di crescere. A seconda del tipo di pianta utilizzato, occorre seguire delle tecniche di potatura differenti, così come anche dei diversi tempi relativi alla concimazione. Affinché la bordatura possa conservare un buon aspetto deve essere curata costantemente. Affidandosi ad un giardiniere si ha la certezza che la bordatura sia realizzata nel migliore dei modi e soprattutto sia seguita nel corso del tempo. È preferibile che si cimenti nella realizzazione di una bordatura solo chi nutre una particolare passione per il giardinaggio, perché al di là del tipo scelto, occorre avere anche un minimo di competenza nel settore. La bordatura più alta raggiunge i sessanta centimetri ed è definita all'inglese, quelle più basse invece sono di quindici centimetri realizzate con del fogliame nano. A seconda del luogo in cui la bordatura deve essere utilizzata si sceglie l'una piuttosto che l'altra. Inoltre, per mantenere sempre la stessa altezza occorre disporre di forbici adatte per la potatura, altrimenti si rischia di danneggiarne l'aspetto.

martedì 4 settembre 2012

I LAVORI DI SETTEMBRE …………..IN GIARDINO

La fine dell’estate rappresenta uno di quei momenti nei quali si fa il punto
della situazione e ciò è valido anche per il nostro giardino sia per rimediare agli effetti del caldo estivo, sia per prepararlo ai rigori invernali e, perché no, per prolungare le fioriture e prepararne di nuove.
La riduzione delle ore di luce ed il conseguente ritorno a temperature non
troppo calde riportano, infatti, le piante ad una ripresa delle attività
vegetative.
Occorre, per prima cosa, provvedere a smuovere il terreno compattatosi durante l’estate per favorire l’arieggiamento e facilitare lo sviluppo radicale di vecchi e nuovi impianti.
E poi…………..

Potare i sempreverdi mantenuti in forme obbligate (Buxus sempervirens, Chamaecyparis lawsoniana, Cupressocyparis leylandii, Euonimus japonicus, Ligustrum ovalifolium e Lonicera nitida, ecc.). Spuntare gli arbusti sfioriti per eliminare i rami appassiti e svecchiare la chioma.Occorre anche eliminare i fusti delle lavande che hanno portato fiori e cimare tutto il cespuglio in vista dei rigori invernali.Protezione da fitopatologie o infestazioni .Eseguire i trattamenti insetticidi per controllare gli attacchi di "afidi", "metcalfa", "psille", mentre con i trattamenti fungicidi si combatte prevalentemente l’oidio. Per le conifere bisogna fare particolare attenzione alla “processionaria” che, se si diffonde, può portare ad una rapida morte della pianta. Per le altre piante si deve controllare anche la diffusione di “insetti rodilegno” che possono danneggiare la pianta scavando gallerie nei rami e nel tronco.
Tappeti erbosi
Grazie all’abbassamento delle temperature e al clima più umido l’erba riprende nuovo vigore e cresce con maggiore velocità: tosare ogni 7-14 giorni e abbassare l’altezza del taglio per consentire alle graminacee stolonifere di espandersi meglio.
L’aumento della rugiada notturna consente di ridurre il numero delle annaffiature fino ad eliminarle completamente con la stagione piovosa.Distribuire uniformemente un concime a lenta cessione ed irrigare
abbondantemente per favorirne l’assorbimento.Se il calpestio e le ripetute irrigazioni estive hanno causato un
compattamento, può essere utile aerare il terreno con un arieggiatore oppure, se la superficie è limitata, con una bucatrice manuale. In questo modo si favorisce la penetrazione di aria e acqua e, di conseguenza, degli elementi nutritivi.
Se l’arieggiamento non è sufficiente si può ricorrere alla “carotatura”, operazione da eseguire con una bucatrice a motore che asporta dei cilindretti (“carote”) di terra alti 5-10 cm. Raccogliere le “carote” con il rastrello e distribuire della sabbia mescolata a semente in modo da riempire i buchi rimasti.
Si può, inoltre, intervenire contro le infestanti a foglia largadistribuendo un diserbante selettivo efficace solo sulle dicotiledoni e non sulle graminacee.
Prevenire lo sviluppo di malattie fungine irrorando un prodotto fungicida polivalente a cui si può associare, se occorre, un insetticida o un acaricida.Settembre è il mese più adatto per la semina dei nuovi pratie per la
rigenerazione di quelli rovinati. Il tappeto erboso seminato in questo mese avrà, infatti, il tempo necessario per rinvigorirsi e diventare ben fitto, ostacolando così la crescita delle erbe infestanti che, nella maggior parte dei
casi, nasceranno ad aprile e maggio.
Rose
Il graduale abbassamento delle temperature e le prime piogge favoriscono una nuova fioritura delle specie rifiorenti che, in alcune varietà si protrarrà fino a novembre.Per agevolare la comparsa dei boccioli è consigliabile compiere alcune operazioni di manutenzione: sarchiate il terreno per asportare le erbe
infestanti, rompere la “crosta” eventualmente formatasi sul suolo a causa della siccità estiva, e continuare ad eliminare i rami secchi, i fiori appassiti e i “succhioni” presenti alla base delle piante.
Provvedere a tagliare i rami troppo lunghi che nei prossimi mesi potranno essere danneggiati dal vento o dalla neve, e controllare le legature dei rosai rampicanti.Se le piogge tardano ad arrivare, è opportuno continuare ad annaffiare regolarmente.Le rose rampicanti che hanno terminato di fiorire possono essere potate.
Tagliare tutti i nodi che legano i gambi al traliccio e deporre i germogli sul suolo. Recidere a livello del suolo tutti i getti che hanno prodotti dei fiori; in tal modo i nuovi gambi prodotti questo anno fioriranno per la stagione seguente.
Acidofile
Azalee, rododendri, ortensie e camelie: questo è un periodo relativamente tranquillo per questo tipo di piante. Ad azalee e rododendri si asportano rametti eventualmente danneggiati da intemperie estive, mentre per ortensie e camelie, ancora in fioritura, sono da continuare le concimazioni con formulati specifici a reazione fisiologicamente acida, per mantenere costanti i colori e i profumi che ci possono offrire. Si consiglia di recuperare, dalle camelie sfiorite, i semi da utilizzare per tentare di riprodurre la pianta.

lunedì 16 luglio 2012

La Cycas : conosciamola meglio...


La Cycas revoluta, pianta della famiglia delle Cicadacee, spesso erroneamente associata alle palme, oggi è molto diffusa nei parchi e giardini mediterranei, ma anche in vaso sul terrazzo in virtù del suo aspetto scultoreo e minimale. 
Originaria della Cina e del Giappone, e salvatasi grazie alla lentezza di crescita e alla longevità, venne diffusa in Europa . Oggi è entrata nella normale tradizione floricola dei climi miti. Infatti, se un tempo risultava proibitiva nel costo per la scarsa disponibilità degli esemplari, protetti in natura e compresi nelle liste Cites (Convention on international trade of endangered species), grazie alle nuove tecniche di riproduzione è ora ampiamente reperibile in commercio a prezzi accessibili. 
È amata da un vasto pubblico per la compostezza delle sue forme. Da adulta presenta uno stipite (fusto) cilindrico, corto, legnoso, coperto da scaglie brune, dall’accrescimento lentissimo, sormontato da una corona di foglie di colore verde lucido, leggermente arcuate, con numerose foglioline appuntite all’estremità. Generalmente ogni 1-2 anni, a seconda delle condizioni ambientali, dall’apice del fusto viene emesso un nuovo cerchio di fronde, a cui segue il lento ma progressivo appassimento di quelle più basse. È sorprendente la velocità con cui, all’inizio o alla fine dell’estate nasce un nuovo palco di foglie che spuntano al centro della chioma, prima timidamente, poi con sempre maggior decisione, per raggiungere in breve la dimensione di oltre 1 m e la tipica consistenza coriacea con l’aspetto verde lucente. 
Alla base e lungo lo stipite degli esemplari ormai vetusti, alti fino a 3 m, appaiono numerosi polloni e getti, che si possono lasciare, per avere un portamento più naturale e scomposto, oppure staccare, ottenendo così un aspetto più formale. È proprio grazie all’abbondante proprietà pollonifera che questa specie ha potuto diffondersi facilmente dopo la metà del secolo scorso, per entrare anche nei giardini meno blasonati. 
Da buoni vegetali primitivi, le Cycas sono piante dioiche, cioè presentano esemplari solo maschili (meno diffusi) e altri solo femminili (più frequenti), che fioriscono – ma solo dopo i 15-20 anni d’età – indipendentemente dalla presenza dell’altro sesso nelle vicinanze. L’infiorescenza maschile al centro del fogliame è simile a una pigna eretta, molto allungata, di colore giallo, che contiene il polline, mentre le piante femminili producono una suggestiva rosetta di foglie vellutate, avvolgendo in un tenero abbraccio i voluminosi ovuli arancioni, per scostarsi leggermente durante la fase d’impollinazione, quasi a testimonianza di un remoto ma ancora vivo amore materno. 
Già questi ovuli, del diametro di almeno 8 cm, somigliano a grosse uova di gallina, ma se poi avviene la fecondazione, grazie a un maschio in fiore nei paraggi, il diametro aumenta ulteriormente (almeno 10 cm) e il colore si incendia: si formano i frutti (botanicamente “nucelle”) rossi e duri, che proteggono all’interno i semi. In questo caso, ponendo in terra sabbiosa e umida le nucelle staccate dal fusto della pianta-madre si otterranno nuovi esemplari. Certo, con una pianta che ha attraversato le ere geologiche e che può vivere diverse centinaia di anni non si deve avere fretta. Se si desidera un pronto effetto, l’unica è procurarsi esemplari già adulti e maturi, facilmente reperibili nei migliori vivai.

martedì 10 luglio 2012

I giardini notturni

I giardini notturni sono aree pensate per essere vissute di notte. Questi giardini sono tematici e vedono una predominanza di fiori bianchi.
Questi giardini notturni vengono in soccorso al fastidioso caldo estivo. È possibile realizzarli con un po' di creatività, disegnando uno spazio in cui si può godere della temperatura fresca delle notti d'estate e delle piante e dei fiori che si caratterizzano per il particolare aroma come il gelsomino.

Il disegno di un giardino notturno si caratterizza per una serie di elementi che gli danno una personalità propria. L'illuminazione è evidentemente basica per rendere possibile un progetto di questo tipo. Al giorno d'oggi esistono tanti tipi di luci che creano gli effetti più disparati, considerando sempre lo spazio e la vegetazione che si desidera illuminare.
Nel mercato esistono anche elementi decorativi come gli specchi d'acqua che aiutano a rispecchiare la luce e che creano così un ambiente piacevole e accogliente. Altri elementi che non possono mancare sono le pergole e delle reti che aiuteranno le piante rampicanti a crescere.

Ad ogni modo, senza dubbi, la cosa più improtante sono le specie di piante che verranno piantate nel giardino notturno e che sono soprattutto specie con fiori bianchi o di colore chiaro che si aprono durante la notte.

lunedì 2 luglio 2012

Lavori: LUGLIO

Il mese di Luglio è abbastanza impegnativo per quanto riguarda il giardino: ecco una lista di comuni lavori da svolgere.
Innanzitutto l’irrigazione, che dovrà essere commisurata alle condizioni climatiche, ma comunque sempre con una quantità d’acqua sufficiente per bagnare il suolo in profondità.
Continuate a tosare regolarmente il prato, ma tenete l’erba un po’ più lunga del solito: questo aiuterà il terreno a trattenere l’umidità.
Rimuovete i fiori appassiti dalle piante annuali, per incoraggiare la successiva fioritura, oppure potatele e fertilizzatele.
Anche le rose dovrebbero essere fertilizzate in questo mese, così come lungo tutto il periodo estivo, mentre i rododendri, le camelie e le azalee vanno ferilizzate immediatamente dopo la fioritura.
In questo mese, c’è qualche lavoretto da fare anche per le piante da appartamento.
Se potete, spostatele all’aperto, in terrazzo o sotto una veranda, comunque in un luogo ombreggiato e protetto.
Annaffiatele frequentemente e nutritele con un buon fertilizzante liquido.
Tenete d’occhio l’eventuale proliferare di insetti nocivi e anche di altri indesiderati ospiti… le lumache!
Queste se ne staranno nascoste durante le ore più calde, ma usciranno allo scoperto al mattino oppure dopo un acquazzone estivo.

sabato 5 maggio 2012

Lavori del mese: maggio

La natura si è ormai completamente svegliata e le nostre piante stanno già sfoggiando i loro colori più belli; ormai è tardi per ripensamenti e spostamenti, le piante a dimora vanno lasciate dove sono, per evitare stress che le porterebbero a morte quasi certa; è ancora tempo, però, per i nuovi impianti.
Per chi possiede arbusti ornamentali o siepi (es. siepe di lauro ceraso, pyracantha, photinia), ripetere od effettuare (per chi non vi ha ancora provveduto) un trattamento preventivo antiparassitario da ripetersi dopo 15 giorni utilizzando dell’olio minerale con l’aggiunta di insetticidi specifici reperibili presso i consorzi agrari o nei garden center. Il trattamento va effettuato rispettando le norme di sicurezza ed avendo l’accortezza di non utilizzare il prodottoin giornate ventose.
Possiamo effettuare la semina a condizione che la temperatura si mantenga sopra i 10° gradi.
Tosare il prato (ogni 10 gg. circa) rimuovendo le erbe infestanti prima che maturino e producano semi. Concimate il tappeto verde preferibilmente con prodotti a lenta cessione.
Annaffiare il giardino durante le ore serali o al mattino presto. Chi possiede un impianto d'irrigazione può programmare l'annaffiatura delle piante verdi e del prato nelle ore notturne.
Il risveglio vegetativo coincide con il periodo di massima intensità di attacchi da parte di parassiti animali (afidi, cocciniglia, ozziorinco, ecc.) o fungini (es. mal bianco, ticchiolatura, ecc.). Alle prime avvisaglie è bene non indugiare e procedere immediatamente con gli opportuni rimedi.
Sui balconi e nelle fioriere potrete mettere a dimora gerani, impatiens, petunie, lobelie, caleolaria e tutte le altre annuali. Ecco come procedere: Svasate la pianta rovesciando il vaso. Preparate una buca leggermente più grande della dimensione della zolla e aggiungete del terriccio universale. Ponete la pianta nella buca in modo che il colletto della pianta resti fuori dal terreno. Bagnare abbondantemente il terreno.